Il 2021 del Magna Graecia Film Festival rappresenta davvero un anno speciale. Il festival non è solo un grande evento di spettacolo e di intrattenimento, ma soprattutto un’autentica sfida culturale.
le sorprese e le novità che in questo 2021 sono davvero tante e che vanno dalla suddivisione della kermesse in tre diverse sezioni: il concorso dedicato alle opere prime e seconde italiane, quella dedicata alla bellezza e valorizzazione del territorio con documentari e spazio sugli “Sguardi di Calabria”, e la sezione dei giovani autori emergenti
Una sesta giornata ricca che anticipa l’arrivo sul red carpet della diciottesima edizione gli attesissimi Paolo Bonolis e il premio oscar Peter Greenaway. Una serata, non l’unica, dedicata ad una Calabria protagonista che ha visto salire sul palco dell’area Porto, tra gli altri, lo scrittore Eugenio Critelli che ha presentato al pubblico il suo ultimo lavoro. L’arte dello scrivere e l’amore per la ricerca, dunque, che nella stessa giornata si è ancora affiancata alla solidarietà con la presenza di Eleonora Giovanardi.
Tanti gli ospiti che si sono susseguiti sul red carpet dell’area Porto, dai documentaristi agli attori e ai giovani registi, fino all’atteso ospite d’eccezione della serata: Nicola Gratteri.
E’ stata una giornata all’insegna del ricordo del grande Nino Manfredi con la partecipazione della figlia del grande maestro, Roberta Manfredi. Tributo doveroso a cento anni dalla sua nascita.
Incontri importanti dicevamo, che in questa terza giornata hanno visto protagonista della sezione dedicata alle lezioni, il Premio Oscar di origine calabrese Nick Vallelonga.
Tanti i temi trattati e gli incontri della seconda giornata di MGFF 18^ edizione. In concorso “Tutti per Uma” ideato e diretto da Susy Laude, il film in anteprima nazionale “Opera Prima” del regista Tayu Vlietstra,
le sorprese e le novità che in questo 2021 sono davvero tante e che vanno dalla suddivisione della kermesse in tre diverse sezioni: il concorso dedicato alle opere prime e seconde italiane, quella dedicata alla bellezza e valorizzazione del territorio con documentari e spazio sugli “Sguardi di Calabria”, e la sezione dei giovani autori emergenti
Il 2021 del Magna Graecia Film Festival rappresenta davvero un anno speciale. Il festival non è solo un grande evento di spettacolo e di intrattenimento, ma soprattutto un’autentica sfida culturale.
Il settore primario e l’inquinamento percepito nei territori tarantini sono le tematiche affrontate dal terzo incontro del del Magna Graecia School in the city con l’analisi del lungometraggio “Semina il vento” assieme al regista Danilo Caputo, presentato a Berlino e altri festival che hanno evidenziato il respiro europeo del suo progetto.
Il tema della criminalità organizzata è stato affrontato dalla III edizione del Magna Graecia School in the city con l’analisi del lungometraggio “Il giudice ragazzino” assieme all’attore Giulio Scarpati, protagonista della pellicola diretta da Alessandro Di Robilant. Scarpati, che ha vinto un David di Donatello per l’interpretazione del magistrato siciliano, ripercorre con la memoria l’esperienza sul set e la preparazione del personaggio, di cui ha vestito i panni intorno al 1993.
Gli attentati e il terrorismo sono le tematiche affrontate dal secondo incontro del Magna Graecia School in the city con l’analisi del lungometraggio “Padrenostro” del regista Claudio Noce, non che vincitore come miglior film della III edizione della rassegna.
I diritti umani e la migrazione sono le tematiche affrontate dal quarto incontro del Magna Graecia School in the city con l’analisi del lungometraggio “Easy Living – La vita facile” di Orso e Peter Miyakawa.
Gli stereotipi di un quartiere popolare di Napoli è la base di partenza del quinto incontro del Magna Graecia School in the city con l’analisi del documentario “SELFIE” del regista Agostino Ferrente.