Si riaccendono i riflettori sul Magna Grecia Film Festival che raggiunge quest’anno la sua 19esima edizione. Nove giorni intensi di incontri, dibattiti, curiosità sul mondo della cinematografia italiana ed internazionale ma, soprattutto, di grande voglia di celebrare gli artisti nascenti.
Non cambia la formula basica della più importante kermesse calabrese delle opere filmiche ideata e portata avanti da Gianvito Casadonte, ma si arricchisce di grandi numeri e presenze considerevoli.
MGFF: Buona la prima
Già durante la prima serata non sono andate disattese le aspettative del pubblico che ha affollato a centinaia l’area interna ed esterna del porto di Catanzaro, a testimonianza di quanto il festival delle opere prime e seconde sia cresciuto e si sia fatto apprezzare negli anni.
E neppure il fondatore del MGFF, Gianvito Casadonte ha deluso le aspettative dei tanti, aprendo la serata dedicata alla Lilt per sensibilizzare le donne sulla prevenzione dei tumori alla mammella, con gli attesissimi Piero, Gianluca e Ignazio de “Il Volo”.
I giovani tenori italiani noti in tutto il mondo per la loro straordinaria voce e che hanno aperto l’edizione 2022 con tre dei loro cavalli di battaglia.
“L’estasi dell’oro” in omaggio al maestro Ennio Morricone; la canzone che dal palco di Sanremo li lanciò nel mondo “Grande amore”, per poi chiudere la loro esibizione canora con il “Nessun dorma” della Turandot di Puccini.
Una grande presenza la loro a Catanzaro, resa ancora più significativa dal valore dell’amicizia che li lega ormai da anni a Gianvito Casadonte e che gli stessi hanno inteso dichiarare sul palco assieme all’amore per la terra di Calabria. La stessa che “si racconta in maniera bella, diversa e vivace”.
Anche in questa prima serata di festa e cultura cinematografica, presentata dall’ormai insostituibile Carolina Di Domenico, non è mancata la presenza di una madrina d’eccezione, l’attrice e musicista Beatrice Grannò che accompagnerà con la sua grazia le nove giornate di programmazione delle opere prime e seconde italiane, internazionali e documentaristiche.
Alla presenza delle istituzioni regionali e locali, a partire dal neo sindaco Nicola Fiorita che si è detto favorevole a sostenere e aiutare il festival a raggiungere più alti livelli, sul palco dell’arena non sono mancati l’attore Marco Leonardi.
Il regista del primo film in concorso per la sezione Opere prime e seconde italiane è stato “Tra le onde” di Marco Amenta.
Parte il concorso delle opere con la prima proiezione per la sezione “opere prime e seconde italiane” alla presenza della giuria composta da Michele Alhaique; Cristiana Dell’Anna; Maria Sole Tognazzi e Giuseppe Zeno e presieduta da Pietro Marcello.
Al Chiostro del San Giovanni, il giovane regista Federico Francioni che nella stessa serata ha anche incontrato il suo pubblico nella seconda location del Festival, con il documentario in concorso “Rue Garibaldi”.
Parte anche il concorso dei documentari con la prima proiezione per la sezione “Documentari e cinema del reale” alla presenza della giuria composta dal presidente Agostino Ferrente ed i giurati Roberto Perpignani e Serene Gramizzi.
Alla consegna delle prime colonne d’oro realizzate dal maestro orafo Michele Affidato, tra i premiati anche Michele Torpedine, musicista, produttore cinematografico e manager de “Il Volo”.
Sorprese fuori programma
Allo stesso trio musicale la cui presenza è stata scandita, tra l’altro, dalla proposta avanzata da Gianvito Casadonte e accettata da Piero Barone di portare “La Traviata” di Giuseppe Verdi al Politeama di Catanzaro.
Sempre a “Il Volo” da parte della gioielleria Megna, è andata la “Vela del successo”.
Altre due le colonne d’argento, simbolo della kermesse calabrese, sono consegnate al “giovane talento” Ludovica Francesconi e al “talento poliedrico” Sara Lazzaro.
