Ancora applausi e ancora apprezzamenti per la scelta degli ospiti di questo ventennale del Mgff che ha visto susseguirsi sul palco giovani attori, registi di calibro ma anche imprenditori che nel bene e nel male, hanno illustrato le bellezze da una parte, e le criticità dall’altra, del poter fare imprese da nord a sud.
E’ stato questo il caso dell’imprenditore vitivinicolo piemontese Bruno Ceretto, poi premiato con la Colonna d’oro realizzata dalla GB Spadafora, per essere riuscito negli anni dal portare una piccola azienda vinicola familiare ad una grande realtà riconosciuta a livello Mondiale.
Di contro, il coraggio di fare impresa in una terra un pochino più critica qual è la Calabria con imprenditori che oltre alle difficoltà quotidiane di un divario territoriale storico, si vedono costretti ad andare avanti tra prepotenze ed intimidazioni. E’ questo il caso dell’imprenditore calabrese Matteo Tubertini della “Caffè Guglielmo” nel mirino della criminalità organizzata attraverso minacce personali e ingenti danni alle sue aziende di famiglia, ma che ha avuto il coraggio di rialzarsi, denunciare, fare nomi e cognomi ed intraprendere una lotta a viso aperto per difendere il suo lavoro e la sua libertà.
“Ribelliamoci” il suo grido dal palco del Mgff assieme a Sergio Gaglianese, Mary Troiano e Silvio Valzani per parlare del progetto, che a breve diventerà anche un docufilm “La tazzina della legalità”.
Testimonianze di vita reale, quella degli imprenditori nostrani, che hanno trovato giusto spazio nella sezione Off che Gianvito Casadonte ha creato all’interno del Festival del cinema per dare spazio a tutte le voci del territorio, e che nel secondo appuntamento della kermesse, ha visto la partecipazione anche dello scrittore e fotoreporter Ermanno Rea impegnato nella realizzazione del suo ultimo lavoro per raccontare esperienze ed avvenimenti storici dal di dietro di una telecamera.
Entrando nel vivo della kermesse, e dunque nella parte dedicata alle opere prime e seconde in gara, graditissima al pubblico è stata la chiacchierata della presentatrice Carolina Di Domenico con il regista Domenico Lagano per il suo documentario in gara “Oh rovina! Breve saggio sul non finito”, e con l’attore e imitatore comico Ubaldo Pantani del film “Romantiche”, ma soprattutto la conversazione tenuta dal giornalista Fabrizio Corallo con l’affermato regista Matteo Garrone la cui opera cinematografica dedicata all’immigrazione “Io Capitano”, concorrerà al prossimo festival del cinema di Venezia. A Garrone, nell’edizione 2023 del Magna Grecia Film Festival è stato assegnato il premio “Calabria Film Commission”, anche questo realizzato dalla GB Spadafora e donato all’artista dal presidente Anton Giulio Grande, dall’orafo Peppe Spadafora e dalla madrina del Festival Ivana Lotito.
Momenti di verità, di dibattito, di messaggi alla solidarietà come quello lanciato dal fondatore di “Officine buone” Ugo Vivone per sensibilizzare la platea alla prevenzione oncologica, ma anche momenti di grande festa con l’attesissimo incontro con il giovane attore-cantante Matteo Paolillo, interprete di Edoardo nella serie Mare Fuori.
Una platea attenta e incuriosita, in special modo quella più giovane, per “Edoardo” o “Icaro” nella sua veste di cantante. Per la sua voglia di raccontare e raccontarsi attraverso “l’educazione alla conoscenza” e quindi, al suo percorso tra una “realtà virtuale” quella filmica che lo ha portato ad affrontare una sfida con se stesso nell’interpretare un personaggio diverso dal suo modo di essere, e la “realtà effettiva”.
E dopo le ovazioni a Paolillo, anche lui destinatario della Colonna d’oro del Magna Grecia Film Festival edizione 2023, la performance del giovane cantautore e rapper italiano, gIANMARIA, che ha regalato al grande pubblico due dei suoi pezzi migliori.
Ad anticipare la visione del secondo film in concorso il trailer di “Una Commedia Pericolosa”, che ha accolto nell’area Porto alcuni degli attori da Fortunato Cerlino a Paola Minaccioni, e ancora Alessandro Pondi, Grazia Schiavo, Monica Vallerini. A seguire le battute del critico cinematografico Antonio Capellupo con Marescotti Ruspoli e Carlotta Gamba, rispettivamente regista e protagonista del film “Amusia”, e con il responsabile della Emilia Romagna Film Commission, Fabio Abagnato.