Entra nel vivo la 18° edizione del Magna Grecia Film Festival di Gianvito Casadonte che non manca di presenze importanti, incontri dedicati agli amanti del cinema e proiezioni in concorso che, di fatto, aprono un mondo non tanto su quello che vediamo sul piccolo e grande schermo, bensì sull’idea, il lavoro e lo studio che c’è dietro ogni singolo fotogramma.
Incontri importanti dicevamo, che in questa terza giornata hanno visto protagonista della sezione dedicata alle lezioni, il Premio Oscar di origine calabrese Nick Vallelonga.
Masterclass di Nick Vallelonga
Dal dna calabrese, il grande attore e regista, nonché co-sceneggiatore di “Green Book“, il film vincitore di tre prestigiosi Academy Award e altrettanti Golden Globes, Nick Vallelonga si è raccontato al suo pubblico, sia come professionista del settore, cominciando sin da bambino ad appassionarsi alla visione di film e alla lettura di libri, sia come pedagogo.
Di grande rilevanza è stato infatti la lezione di vita sull’umiltà nel crederci e provarci fino a quando un lavoro non soddisfa pienamente, e al non tralasciare mai particolari che, seppure possono apparire piccoli o insignificanti sul momento, possono di fatto cambiare il
corso delle cose.
A chi gli ha chiesto un consiglio per coloro i quali volessero entrare a far parte del mondo della sceneggiatura, Vallelonga ha risposto:
“Leggere e scrivere sempre.
Nick Vallelonga
Scrivi quello che senti e poi leggilo.
Più scrivi, più leggi e più capisci
cosa è buono e cosa non lo è.
Hai sempre un foglio bianco per iniziare.
Non ti preoccupare se non è buono
perché il buono arriverà”.
Magna Graecia Award
A ricevere l’omaggio dal maestro Vigliaturo, consegnato da Tommaso Megna, è stato proprio Nick Vallelonga al quale, alla presenza della conduttrice Carolina Di Domenico, della madrina Greta Ferro e del fondatore e direttore artistico del festival Gianvito Casadonte, è andato anche il Magna Grecia Award.
La motivazione: “Per un professionista completo che da anni esplora il mondo del cinema a 360 gradi passando dalla scena alla regia fino alla produzione e alla sceneggiatura. Un autore capace di scrivere le storie che affrontano, con intelligenza, la natura umana e i più complessi temi universali e che, come pochi, ha il dono di toccare le corde emozionali del grande pubblico”.
Concorso Opere Prime e Seconde: “Il Cattivo Poeta” di Gianluca Jodice
Entrando nel vivo della kermesse, sul palco dell’area Porto i giovanissimi Cristian Mancuso (meglio noto come Crimasso) e Angela Procopio hanno presentato il progetto dedicato alle opere della “Dolce vita”.
Un libro nato in occasione del centenario della nascita del maestro Fellini e ai sessant’anni dall’uscita nelle sale internazionali di uno dei più celebri film della storia del cinema italiano, che doveva essere una mostra aperta a tutti ma, che a causa dell’emergenza Codiv, è stata racchiusa tra le pagine di un tomo, grazie all’intuizione del manager Mascitti che ne ha arricchito i contenuti anche con testimonianze dirette di chi ha conosciuto il grande regista.
A seguire, la proiezione della terza opera in concorso, “Il cattivo poeta” con Sergio Castellitto, presentato dall’attore Francesco Patanè che, senza svelarne i contenuti, si è soffermato nell’annunciare la visione di un D’Annunzio diverso rispetto al D’Annunzio “poeta fascista”.
Concorso Documentari: “Punta Sacra” della regista Francesca Mazzoleni
Diversa la programmazione ospitata presso il Chiostro San Giovanni, sede in questi giorni anche delle masterclass in calendario.
Per la sezione “Sguardi di Calabria” è stato proiettato il film “Le ragioni del cuore” di Angelica Artemisia Pedatella. Si è intrattenuta col pubblico sull’idea che la stessa ha inteso sviluppare con il suo suggestivo corto dedicato alla figura di Concetta Pontorieri, la prima donna calabrese a laurearsi che ha scelto di andare avanti per la sua strada “contrastando l’avatica battaglia per la parità tra uomini e donne”.
Sempre al chiostro San Giovanni di Catanzaro, è poi stata la volta del documentario “Punta Sacra” della regista Francesca Mazzoleni che ha voluto salutare il pubblico del Magna Grecia Film Festival con un videomessaggio, spiegando come il suo documentario entri nel quotidiano delle persone, raccontandone gioie e malinconie.
Concorso opere prime e seconde internazionali: “I Weardo” di Mingyi Liao
Più leggera la programmazione al Supercinema dove, anticipata dalla presentazione del libro d’esordio “Il tempo dell’attesa” di Giuseppe Mata e improntato sulla vera storia d’amore di Filippo De Giacinto e i cui contenuti sono stati parzialmente svelati al pubblico dallo stesso Giuseppe Mata sollecitato dalle domande del moderatore Raffaele Del Monaco, è seguita la proiezione della sezione internazionale con il film “I Weardo” di Mingyi Liao. Versione originale con sottotitoli in italiano improntata sulle strampalatezze dei rapporti umani nell’era moderna.
Domani è un altro giorno
Il programma della quarta giornata (3 agosto 2021):
ARENA PORTO
– ore 21.00
“Una storia fuori dal comune. Lamezia-Italia” regia di Gianni Speranza e intervengono Massimo Mauro e Gianni Speranza
“Ostaggi” regia di Eleonora Ivone e talk dopo la proiezione con Eleonora Ivone, Francesco Pannofino, Alessandro Haber, Jonis Bascir
SUPERCINEMA
– ore 20.30
Presentazione del libro “C’era una volta in Italia” di Antonio Ludovico
– ore 21.00
“Per Grazia Ricevuta” regia di Nino Manfredi e introduzione di Roberta Manfredi
CHIOSTRO S. GIOVANNI
– ore 18.00
MASTERCLASS di Gioacchino Criaco
– ore 21.00
“Il sogno di Jacob” regia di Luigi S. Veneziano e incontro con Luigi S. Veneziano, Gioacchino Criaco, Hiske Maas, Alessia Principe
– ore 22.00
“L’abbraccio di Davide Lorenzano” a cui seguirà l’incontro con Davide Lorenzano.
Antonietta Bruno
